È tempo di Vodka Revival! C’è qualcosa di speciale e nostalgico nella Vodka. Un fascino vintage che è in grado di guardare al futuro rimanendo consapevole del suo passato iconico. Perché la Vodka c’è sempre stata, a volte in maniera indiscutibilmente evidente, altre in modo più silenzioso e nascosto. Oggi è tornata prepotentemente di moda, seguendo un’evoluzione (e una rivoluzione) che è iniziata negli anni ’80 e che scopriremo attraverso i drink più famosi.

Cos’è la Vodka?

Prima di scoprire le tappe più interessanti della sua storia, parliamo di cos’è la Vodka e perché si differenzia così tanto dagli altri spirits. Molto semplicemente, è un distillato di cereali o patate, originario dell’Europa orientale. Sono due i Paesi che si contendono la paternità, la Polonia e la Russia: la matrice del nome (voda) è la stessa in entrambe le lingue e significa acqua, letteralmente piccola acqua.

Per produrre la Vodka si parte dalla base di cereali o patate, che seguono un processo prima di fermentazione, poi di doppia distillazione. Il mastro distillatore quindi può decidere di effettuare altre distillazioni, dato che più ce ne saranno, più il prodotto sarà puro. E la purezza è proprio il timbro della Vodka: non subisce nessun invecchiamento in legno e nessuna infusione. Questo la rende il componente perfetto i drink, non andando ad alterare gli altri ingredienti e mettendoci esclusivamente la sua potenza.

Anni ’80: pennette on the beach

La Vodka è uno dei protagonisti indiscussi degli anni ’80, al pari di altri simboli intramontabili come walkman e musicassette, E.T. e la DeLorean, Magnum P.I. e Prince. È proprio in questo periodo che inizia il Vodka Revival. La lista delle icone di questo decennio è praticamene infinita: noi rimaniamo nel nostro campo. Le pennette alla Vodka sono uno dei piatti-emblema dei tempi: preparato con panna e pomodoro, è entrato nell’immaginario collettivo degli anni ’80. Parlando di cocktail invece, il Sex on the Beach è il drink a base di Vodka più famoso del decennio, proprio grazie alla diffusione negli Stati Uniti del distillato. Nasce in Florida grazie alla creatività del barman di origini italiane Ted Pizio, che durante un concorso si lascia ispirare dal periodo di vacanze in spiaggia degli studenti statunitensi. Gli ingredienti sono Vodka, liquore alla pesca, succo di cranberry e succo d’arancia. Un blend fruttato che in un mondo come quello degli anni ’80 ne cimenta la fama (che dura tutt’oggi).

Anni ’90 e 2000: la Vodka è Cosmopolitan

Superata l’euforia dei the 80s, arriviamo negli anni ’90 e 2000, dove il nostro distillato è ancora protagonista nel mondo della mixology. Il Cosmopolitan è un drink con una storia un po’ dibattuta. Sono due le ipotesi sulla nascita: la prima la colloca a New York, tra il 1987 e il 1988, grazie alla creatività di Toby Cecchini, uno dei più influenti bartender dei tempi. L’altra ci riporta in Florida, sempre negli anni ’80, e ne affida la paternità a Cheryl Cook, chef del ristorante The Strand di Miami. In ogni caso, la ricetta prevede Vodka, Triple Sec, succo di lime e succo di mirtillo. A cavallo del nuovo millennio il Cosmopolitan diventa uno dei cocktail più bevuti e richiesti al mondo. Questa fama incredibile passa attraverso due tappe: inizia con una foto di Madonna del 1996, immortalata con in mano un Cosmopolitan. Qualche anno dopo il successo globale continua, grazie alla serie TV Sex and the City: il drink infatti era il compagno fedele e imprescindibile di bevute di Carrie & Co.

La Vodka oggi

Oggi la Vodka ha raggiunto vette qualitative altissime e rappresenta una sfida per molti produttori. Non è più ad appannaggio esclusivo dei Paesi del Nord-Est europeo e viene interpretata in maniera originale. C’è la spagnola Abyssal per esempio, che come base ha lo Sherry Oloroso e che spicca per il suo look iconico e inconfondibile. Oppure dalla Nuova Zelanda c’è la prova di Scapegrace, che utilizza acqua artesiana dalle Alpi Meridionali del Paese. Anche il Giappone si è cimentato con questo distillato. Tenjaku, produttore di Whisky e Gin, ha appena lanciato la sua interpretazione della Vodka, novità del nostro catalogo Meregalli Spirits, prodotta con Riso Yamada Nishiki, utilizzato per creare spirits di altissima qualità, malto Koji e acqua di sorgente dalle pendici del monte Fuji. Il risultato è un prodotto intrigante, con note di riso sottili e delicate che fanno da sfondo a una bella freschezza. Nel mondo contemporaneo la Vodka quindi ha elevato il suo status, diventando sempre più un prodotto Premium: ecco la tappa finale di questo Vodka Revival.

Vodka Revival: Tenjaku

Vodka Revival

Il Moscow Mule

Se c’è un drink che rappresenta bene la Vodka nel mondo contemporaneo, quello è il Moscow Mule. Questo cocktail ha una storia antica. È nato nel 1941 a Los Angeles, quando due imprenditori in crisi, un proprietario di una celebre marca di Vodka e un gestore di un bar che aveva creato la sua linea di Ginger Beer, decisero di combinare i loro ingredienti, aggiungendo il lime. Un drink dal gusto e dallo stile rétro, anche per il classico mug in rame in cui spesso viene servito, e perfettamente in linea con il concetto di Vodka Revival.