La prima annata risale al 1977 realizzata da un giovane Fausto Maculan intento nella realizzazione di un ambizioso progetto: produrre un nuovo rosso all’altezza di eccellenze internazionali quali, super Tuscan e Premièrs Cru di Bordeaux. Nasce coì Fratta, il taglio bordolese emblema di Maculan in Italia e nel mondo, vino rivoluzionario riproposto oggi nell’annata 2017 con la stessa bottiglia, tiratura e etichetta in edizione limitata.
“Non era un’annata eccelsa per il vino – descrive Fausto con l’amore e la precisione di un “padre” per una delle sue etichette – e io giovane enologo mi sono trovato a vinificare l’uva che proveniva da un vigneto di collina, in Via Fratta nella nostra Breganze. Ho studiato, sperimentato, mi sono ispirato ai grandi vini di Bordeaux: anche io volevo produrre un vino così. Un vino che regalasse un’emozione. E alla fine produco 3.298 bottiglie di un superbo Cabernet, che decido di chiamare proprio come la zona da cui proviene: Fratta”. Sono i suoi primi ambiziosi passi nell’affascinante mondo del vino d’eccellenza. Sono i primi passi di Fratta: “Ho vendemmiato l’uva in cassette, selezionando grappolo dopo grappolo. L’ho lasciata appassire leggermente. Fermentazione e macerazione sono state brevi, solamente una settimana, poi ho messo il vino ad affinare in barrique di rovere. Il risultato è stato come speravo: un vino rosso, intenso ed elegante, moderno e classico allo stesso tempo. Era, però, un vino che soprattutto regalava emozioni al palato e allo spirito. Il mio sogno si era realizzato”.
Quarant’anni dopo Angela e Vittoria Maculan hanno scelto di realizzare un’edizione limitata di 3.298 bottiglie, lo stesso numero della prima annata – 1977 – con la stessa bottiglia borgognotta e un’etichetta che ricalca l’originale, ai tempi considerata innovativa in quanto indicava informazioni sulla vendemmia, sulla lavorazione delle uve e sulla produzione del vino.
La vendemmia del 1977 fu realizzata con uve Cabernet raccolte nei vigneti di via Fratta, da cui prende il nome il vino, nelle colline di Berganze: una selezione oculata di ogni grappolo, un leggero appassimento, una settimana dedicata a fermentazione e macerazione, affinamento in barrique di rovere francese. Solo nel 1997 Fausto decide di aggiungere una percentuale di uve Merlot per donare rotondità e morbidezza al vino. Anche oggi Fratta è creato con queste due varietà, Cabernet Sauvignon raccolto da vigneti piantati nel 1984 sulle colline Berganzesi e Merlot proveniente da grappoli del vigneto piantato solo nel 2008 su un terreno tufaceo in cima della collina in via Fratta dove tutto è cominciato.
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