VALVOLPARA VESPAIOLO
Si chiama Valvolpara il nuovo nato in casa Maculan.
Nato dalla vendemmia 2018, Valvolpara nasce da un progetto di recupero di vecchie viti di varietà Vespaiola, la stessa con cui si produce il passito Torcolato, riprodotte per selezione massale e innestate nel 2009 nel vigneto in via Valvolpara, in località Branza, a Breganze.
L’uva viene raccolta a mano nella prima decade di settembre.  Sono state valorizzate al meglio le caratteristiche di quest’uva autoctona, unendo parte delle diverse tecniche con cui tradizionalmente si lavorano i grappoli. Anzitutto con un leggero appassimento a cui segue una macerazione sulle bucce per 4 giorni. La macerazione a freddo permette di estrarre tutti gli aromi, rendendo il naso ricco e intenso, con sentori di frutta gialla matura. Il vino è caratterizzato da una struttura rotonda e piena in bocca, resa piacevolissima dalla freschezza, tipica della varietà.
La produzione è molto limitata: solamente 639 bottiglie per l’annata 2018!

TERRA DI ROSSO
Spesso si è pensato in casa Galardi, di dare un fratello a Terra di Lavoro, poi arriva l’anno 2017 e fin dai primi stadi evolutivi della maturazione delle uve si percepiscono evidenti i segnali di una grande annata e principalmente un’ottima performance del Piedirosso. Delicato e capriccioso trova la sua felice combinazione per arrivare alla vendemmia presto e bene.  A febbraio 2019 il vino è pronto, Terra di Rosso: Piedirosso 2017 in purezza.
Vino da bere giovane per la carica giusta di tannini morbidi e sottili, è pieno di gusto e fruttuosità. Il colore è un rubino intenso e vivace violaceo sull’unghia. Una vena vegetale di freschezza. E’ però anche un vino pieno, dalle sensazioni aromatiche persistenti e lunghe che mostrano quanto le cure in vinificazione non deludono in termini di spessore e profondità delle sensazioni che un vino di qualità deve avere.

NOVITA’ RESTYLING CONTI ZECCA
Cantina Conti Zecca ha presentato al Vinitaly il restyling della linea dei Vini del Territorio: il rosato Venus, i bianchi Calavento e Mendola, i rossi Liranu e Rifugio.
Trasparente il vetro per valorizzare la bellezza e le mille sfumature del colore naturale dei vini, mentre le nuove etichette raccontano in modo più marcato il Salento. Su ciascuna compare infatti, in forma stilizzata, il casale che domina le tenute dove nascono i vigneti.
“La nuova linea Vini del Territorio è il risultato di un lavoro partito in campagna ben cinque anni fa”, spiega Clemente Zecca. “Abbiamo iniziato con la conversione dei vigneti all’agricoltura sostenibile, certificata dal Ministero delle politiche agricole ed indicata sulle etichette dal simbolo di una simpatica ape e stiamo mirando al biologico. Il nostro obiettivo è produrre vini che siano quanto mai espressivi del territorio salentino. La nuova linea di bottiglie è rivolta ad un pubblico esperto, ma anche ai giovani e ha il carattere del territorio salentino”. Assieme alle etichette sono state rinnovate anche le scatole che custodiranno i vini e c’è persino una mappa dei vigneti per raccontare il cru, vale a dire le precise zone da cui nascono questi vini.

 

NINO FRANCO
Grave di Stecca in occasione del centenario, quest’anno si veste con un’etichetta dedicata.

PFITSCHER
Con l’uscita della nuova annata 2018 Lagrein Rivus cambia bottiglia: dal formato bordolese al formato borgognotta. L’uscita è prevista per maggio.