La tenuta toscana lancia un nuovo grande rosso che si propone come massima espressione del vertice produttivo.

Castello del Terriccio, che già firma gli apprezzatissimi Lupicaia, Castello del Terriccio, Tassinaia e Con Vento, presenta ora Gian Annibale, nuovo blend frutto di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione sul petit verdot, che in alcune specifiche particelle della Tenuta ha rivelato nel tempo capacità espressive sorprendenti.

Gian Annibale è un progetto ambizioso e sentimentale allo stesso temporacconta Vittorio Piozzo di Rosignano, titolare di Castello del Terriccio – Rappresenta l’omaggio al lavoro talentuoso di mio zio Gian Annibale, che mi ha preceduto nella gestione appassionata dell’azienda ed è anche il frutto di un percorso che ha origini lontane e simboleggia il passaggio di testimone tra noi due, nel segno della continuità. Nella convinzione che il petit verdot potesse rappresentare il nuovo elemento distintivo e di valorizzazione delle potenzialità vinicole del Terriccio, mio zio aveva già qualche anno fa posto le basi per la creazione di un blend incentrato su questo vitigno. Al mio ingresso alla guida dell’azienda ho voluto proseguire il lavoro iniziato: con l’aiuto di Carlo Ferrini, che a quasi 30 anni dalla creazione di Lupicaia ha raccolto con entusiasmo questa sfida, abbiamo tradotto la visione iniziale di mio zio in un nuovo grande vino che oggi finalmente vede la luce e che non poteva che portare il suo nome.”

Nell’ambito della vastissima estensione di Castello del Terriccio, il petit verdot ha il suo habitat elettivo in due specifiche particelle, Vigna Addis e Vigna Tregge, una superficie complessiva di circa 2 ettari. Le due particelle sono caratterizzate da un terroir unico per substrato, esposizione, umidità e ventilazione. Carlo Ferrini, da sempre consulente enologo aziendale, aveva da subito apprezzato le caratteristiche del “Petit Verdot del Terriccio” sia per la concentrazione, la complessità e l’aromaticità dei tannini che per l’eccezionale contributo di equilibrio ed eleganza che si è dimostrato in grado di conferire ai vini.

Gian Annibale 2018 – IGT Rosso Toscana – è composto al 60% da petit verdot e al 40% da cabernet sauvignon.
L’affinamento si protrae per circa 20/24 mesi durante i quali il vino viene monitorato sia con analisi costanti da parte dei tecnici aziendali che con i periodici assaggi di Carlo Ferrini insieme a Vittorio Piozzo di Rosignano.
Il vino successivamente riposa in bottiglia: l’affinamento nel vetro permette di completare l’evoluzione aumentandone la complessità. La durata di questo prezioso processo varia inevitabilmente a seconda delle annate e viene quindi monitorata costantemente per lasciare il tempo necessario a raggiungere la perfetta armonizzazione di sentori e aromi.
Si presenta con colore rosso rubino intenso con riflessi brillanti, naso speziato con prevalenza di pepe nero, ribes e mirtillo. In bocca ha una trama gustativa elegante, con tannino fine e setoso, da cui risulta una progressione equilibrata con un finale di rara persistenza.

Maggiori info su meregalli.com

Gian Annibale Rossi di Medelana