Bollinger: l’uscita di un nuovo Champagne 100% Pinot Noir anticipa i tanti progetti in vista del bicentenario della Maison nel 2029.

1829-2029: i progetti per il bicentenario

Nel 2029 Champagne Bollinger celebrerà il suo bicentenario. 200 anni di storia: un traguardo incredibile, fatto di una passato di grandi successi e un futuro di progetti ambiziosi. Il primo passo di questo percorso è iniziato l’1 luglio 2022, con l’inaugurazione ad Aÿ di Boulevard Elisabeth Bollinger, come omaggio a una grande donna di Champagne e volto storico della Maison. Gli altri progetti prevedono la ristrutturazione della sede storica,  con una nuova cantina-cattedrale in grado di contenere 5.000 botti: ciò permetterà a Bollinger di disporre della più grande capacità di vinificazione in legno di tutta la Champagne. Il numero 16 di Rue Jules Lobet ad Aÿ sarà dedicato ai visitatori e all’enoturismo.

I progetti per il bicentenario

Non ci sono solo progetti edili: Champagne Bollinger ha sviluppato 8 impegni in vista del 2029, con l’obiettivo di ottenere la certificazione internazionale B Corp, una delle più rigorose riguardo alla responsabilità sociale e ambientale. Gli impegni sono:

  1. Perfezionare le competenze uniche. Attraverso il lavoro nei vigneti e in cantina Bollinger vuole perpetuare il suo know-how unico.
  2. Sviluppare una cultura di eccellenza tra i dipendenti, mettendoli al centro delle sue politiche.
  3. Garantire il benessere dei gruppi di lavoro, con un’attenzione particolare alla sicurezza.
  4. Rendere i vigneti sostenibili preservando la biodiversità.
  5. Ridurre l’impronta carbonica.
  6. Sviluppare un’economia circolare.
  7. Tramandare l’eredità di famiglia.
  8. Partecipare all’ecosistema locale.

 

Pinot Noir: l’essenza di Champagne Bollinger

Il Pinot Noir rappresenta la vera essenza degli Champagne Bollinger, uno dei pilastri della Maison, come dimostrano anche le ultime uscite come PN TX17. Per celebrare i 200 anni, questo vitigno è messo ancora di più al centro, con l’obiettivo di rafforzare quello che è lo stile Bollinger. Una strada che ha visto quest’anno l’uscita di un nuovo Champagne 100% Pinot Noir da uno dei vigneti più iconici, La Côte aux Enfants.

Il nuovo Champagne ha i piedi, anzi le radici delle viti ben piantate in uno dei vigneti più iconici della Maison e di tutta la regione: La Côte aux Enfants. Parliamo di un luogo veramente speciale: qui nasce il leggendario rosso fermo di Bollinger, una chicca che esalta il Pinot Noir. Questo Lieu-dit è la dimostrazione pratica dell’animo visionario di Jacques Bollinger. Abbandonato a causa della fillossera e della Prima Guerra Mondiale, fu acquistato gradualmente dal marito di Elisabeth Bollinger fra il 1926 e il 1934. Jacques intuì le straordinarie potenzialità di questo luogo situato alla periferia di Aÿ e chiaramente riconoscibile grazie alla parete in gesso che spicca proprio nel cuore del vigneto.

La Côte aux Enfants: un vigneto storico

Diverse sono anche le ipotesi sull’origine del nome, incentrata su quell’Enfants, bambini in francese. Alcuni dicono che qui ci venivano i più giovani a raccogliere tralci di vite, altri che solo i più piccoli avevano l’agilità necessaria per lavorare su questi pendii così ripidi. Un’altra ipotesi invece sostiene che in origine fosse La Côte aux Enfers, la collina dell’inferno, come la chiamavano le donne che dovevano per raccogliere in pesanti ceste la terra spazzata via dal maltempo.

La Côte aux Enfants Champagne 2012

Qualunque sia la sua origine, quello che è certo è che il Pinot Noir che nasce qui è ricco di sfaccettature e si veste di un’aurea leggendaria. È così per il rosso, figlio del versante meridionale del vigneto, ed è già così anche per lo Champagne, che ha origine nel versante nord-occidentale. Fino al 2012 le uve concorrevano agli altri vini della Maison, ma da quell’anno sono state vinificate separatamente, dando vita a uno Champagne dall’identità ben definita, in pieno stile Bollinger.

7 anni di affinamento sui lieviti e dosaggio di 8 grammi/litro per questo Champagne 100% Pinot Noir. Si presenta color intenso, con un naso generoso di fiori secchi, ricordi tostati, miele e spezie. Il palato è ricco e deciso: emerge la frutta e il miele d’acacia, con uno sfondo speziato e un finale piacevolmente amaro. Ha il carattere di ogni grande bottiglia firmata Bollinger. Da servire tra gli 8° e i 10°.

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La Côte aux Enfants: Bollinger lancia un nuovo Champagne